La Direttiva europea 2018/844

Anche l’Italia è impegnata a recepire  le norme per l’attuazione della direttiva 2018/844/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e sull’efficienza energetica: entro il 10 marzo 2020, si dovrà mettere a punto la normativa nazionale di recepimento e in Senato è in discussione il DDL 944 sull’argomento.
L’obiettivo è quello di abbattere dell’80-95%, rispetto ai livelli del 1990, le emissioni di gas serra entro il 2050, con target intermedi al 2030 e 2040.
La direttiva impone l’elaborazione di una strategia a lungo termine per sostenere la ristrutturazione di tutti gli edifici, con lo scopo di ottenere un parco immobiliare decarbonizzato, ad alta efficienza energetica ed intelligenti: edifici a energia quasi zero.

Il miglioramento dell’efficienza energetica si otterrà attraverso:
– la promozione di ristrutturazioni economicamente efficienti;
– l’introduzione di un ‘indicatore di intelligenza’ per gli edifici per adattare il consumo energetico alle esigenze reali degli abitanti (edifici smart);
– la semplificazione delle ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell’aria.

Efficienza energetica: nuove costruzioni e ristrutturazioni 

Prima dell’inizio dei lavori di costruzione si terrà conto della fattibilità tecnica, ambientale ed economica dei sistemi alternativi ad alta efficienza.
Per gli edifici oggetto di ristrutturazioni importanti, si dovrà favorire l’utilizzo di sistemi alternativi ad alta efficienza. Nella misura in cui è tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibile, si dovranno prendere in considerazione le questioni del benessere termo-igrometrico degli ambienti interni, la sicurezza in caso di incendi e i rischi connessi all’attività sismica.

Efficienza energetica: edifici intelligenti (smart)

Sarà definito un ‘indicatore d’intelligenza’, uno strumento che misuri la capacità degli edifici di migliorare la propria operatività e interazione con la rete, adattando il consumo energetico alle esigenze degli abitanti.
Mobilità elettrica

La nuova direttiva indica anche come si deve tener conto della mobilità elettrica, suggerendo adeguate predisposizioni negli edifici (prese di ricarica).

Per agevolare il lavoro di recepimento della Direttiva 2018/844/UE (EPBD) sul rendimento energetico degli edifici, la Commissione europea ha pubblicato la Raccomandazione 786 dell’8 maggio 2019.
Le modifiche alla Direttiva EPBD concordate lo scorso anno indicano un percorso affinché un considerevole numero di edifici esistenti sia ad emissioni ridotte, fino a zero emissioni, entro il 2050.

Devono essere indicate tabelle di marcia nazionali, favorite da finanziamenti e investimenti pubblici e privati.
Sono quindi necessarie strategie per le ristrutturazione con una solida componente finanziaria per garantire la trasformazione degli edifici esistenti in edifici ad alta efficienza energetica e decarbonizzati (nZEB).
Il recepimento e l’attuazione della direttiva EPBD consentiranno il raggiungimento degli obiettivi, quello intermedio di efficienza energetica 2030 e quello finale di decarbonizzazione completa degli edifici entro il 2050.
Una nuova Raccomandazione della Commissione è in arrivo e sarà relativa alla modernizzazione degli edifici, stimolando, la building automation (edifici smart) , i controlli e le ispezioni.
Si ha tempo fino al 10 marzo 2020 per recepire le disposizioni rivedute della direttiva nel diritto nazionale e in Senato è in corso l’iter del DDL 944 per il recepimento della Direttiva.